Lo scopo principale della fisioterapia nei pazienti malati di Parkinson è quello di migliorare la qualità di vita e preservare l’indipendenza, la sicurezza, e il benessere tramite l’esercizio1.
Il trattamento riabilitativo del soggetto parkinsoniano propone il mantenimento della situazione psicofisica del paziente e la prevenzione di danni secondari e terziari, cioè delle problematiche non direttamente causate dalla patologia primaria, ma dalla riduzione del movimento, dell’attività fisica generale, dei contatti sociali.
Imparare nuove informazioni, spesso è un procedimento molto più lento nei pazienti malati di Parkinson, e trasferire ciò che è stato appreso da un ambiente ad un altro, risulta difficile. Questa difficoltà si manifesta soprattutto nella propria casa, dove difficilmente il paziente riesce a riproporre ciò che gli è stato insegnato. Risulta quindi fondamentale all’interno del trattamento la miglior riproducibilità dell’ambiente casalingo e delle difficoltà della vita quotidiana, per il miglioramento delle attività funzionali in modo tale da poter superare tale ostacolo anche alla fine del trattamento
I fisioterapisti insegnano ai pazienti a svolgere un’attività dopo l’altra consapevolmente. Molto semplicemente facendo attenzione a dare al paziente una semplice istruzione prima dell’attività o movimento e non aggiungerne altre durante l’esecuzione di tale attività o movimento2. Il terapista può applicare strategie di movimento cognitivo per migliorare i trasferimenti. Per esempio, attività complesse si dividono in un certo numero di elementi separati che vengono eseguiti in una sequenza definita, e che sono costituiti da elementi di movimento relativamente semplici. In questo modo si organizzano movimenti complessi in modo tale che l’attività sia svolta consapevolmente
A seconda del tipo di diagnosi e di gravità di malattia, il trattamento fisioterapico nei pazienti con PD si concentra nello specifico nei seguenti obbiettivi e metodologie:
OBBIETTIVI |
METODO |
Ottimizzazione del grado di autonomia | Il programma riabilitativo individuale prevederà, a seconda della forma e dello stadio clinico, l’ applicazione di una serie di esercizi attivi, e l’ utilizzo di strategie riproponibili anche a domicilio tramite somministrazione di programmi specifici ripetibili. |
Addestramento all’autotrattamento | In studio verranno forniti una serie di proposte sia al paziente che ai caregiver al fine di permettere una maggior protezione nell’ ambiente domestico. |
Stimolare la presa di coscienza nelle attività funzionali e limitazioni nelle attività, in particolare nella postura e movimento. | Valutazione della capacità articolare dei grandi distretti, mobilizzazione passiva ed esercizi specifici per la postura oltre che a scopo terapeutico al fine di percepire i limiti e gli ostacoli causati dalla patologia. |
Trattamento sintomatologia dolorosa | Trattamento delle componenti muscolari ed articolari tramite stretching passivo, mobilizzazione passiva. Col fine di ridurre la sintomatologia dolorosa acuta |
BIBLIOGRAFIA
1. S. Gentili, S. Capici, G. Gigante, “Il biofeedback posizionale nel trattamento del dolore posturale nella malattia di Parkinson” EUR MED PHYS 2007;43(Suppl. 1 to No. 3)
2. KNGF Guidelines for physical therapy in patients with Parkinson’s disease